Le tende arredano, vestono la casa e la rendono più accogliente, modulano la luce che entra dalle finestre ritornandola filtrata di colore e materia, assorbono i rumori che rimbombano tra le pareti, creano riservatezza dallo sguardo esterno, riparano dagli sbalzi di temperatura di infissi mal isolanti.
Le soluzioni sono infinite e risolvono problemi di scarsa o invadente esposizione alla luce con
la scelta di tessuti leggeri come i veli e le garze, fino alla foderatura di tende pesanti e oscuranti; la disponibilità di materiali e filati accontentano la piacevolezza del tessuto naturale e
la praticità dei poliesteri; colori, finiture, e confezioni "su misura" personalizzano il risultato finale.
La stoffa è materia duttile: è piatta, ma può assumere volume; può essere opaca e assorbire la
luce o lucida e restituire la luce riflessa; pesante e spessa da drappeggiare ad arte, o trasparente e leggera da lasciare svolazzare col movimento dell'aria; si adatta agli ambienti grandi come
a quelli più piccoli.
La tenda tradizionale su bastone o binario è una soluzione che veste e arreda l'ambiente, ha una gestione di apertura laterale ed è adatta alla maggior parte delle finestre.
Bastoni e binari sono applicati a soffitto o nello spazio tra l'infisso e il soffitto e sporgono di cm15/20 lateralmente per consentire il raccoglimento del tessuto
a tenda aperta (quando ingombri, mobili, interruttori,ecc., lo consentono), dalla parete parallela escono di 5cm in più rispetto a eventuali maniglie, termosifoni, sporgenze dei vetri.
Aggiungendo il volume del tessuto e la sua naturale arricciatura, talvolta il tendaggio può risultare un ingombro difficile da collocare in stanze piccole.
La quantità di tessuto è calcolata moltiplicando per 2 la misura del bastone o binario, in caso di un tendaggio pesante e foderato si può risparmiare qualche
decimetro,al contrario, per i tessuti leggeri come i veli più si è generosi, migliore sarà l'effetto ottenuto.
Le soluzioni per confezionare la fettuccia e decorare la tenda sono tante e per tutti i gusti: a pieghe piatte rivolte verso il senso di chiusura, o combacianti due a due, ad arricciatura, a cannoncini doppi o tripli, a calici, ad asola, con occhiolo di metallo inserito (attenzione alla manutenzione),con imbottitura, a nido d'ape...tutto pur di evitare di tirare i fili della fettuccia, dai!
Neanche la lunghezza della tenda segue regole e mode, piuttosto diventa inevitabile scelta dettata dal tipo di tessuto: i naturali, specie il lino, "godono di vita
propria", si gonfiano di umidità o si restringono seguendo il clima e non si può chieder loro di rimanere stabili a 1cm dal pavimento; una percentuale di fibra sintetica aiuta a mantenere le
misure e facilita la manutenzione.
La tenda a pacchetto, a vetro o a parete, semplice o radiale o arricciata è fissa sul suo binario e ha un movimento verticale di apertura regolato da guide a cordini o a catenella e da una barra metallica come peso che mantiene la larghezza.
Sono indicati i tessuti a trama stretta e non troppo leggeri, non arricciati, non elastici; più o meno pesanti risulteranno più o meno luminosi.
Salendo si raccoglie con una serie di pieghe , che richiedono spazio, e se la tenda è a soffitto, per non impedire l'apertura della finestra e quindi , particolare
noioso, per spalancare, si deve alzare tutta la tenda.
Se la tenda è fissata alla cornice dell'infisso, non esistono ingombri, non esistono pratiche noiose d'apertura, ma a finestra aperta: cucù, la tenda non c'è
più!
La pacchetto radiale è mantenuta in forma da stecche a bastoncino inserite in tasche orizzontali ogni 30-40cm nell'altezza della tenda, è indicata per le tende più
ampie e nel gioco di luce diventa un motivo geometrico.
La pacchetto arricciata ha un volume di tessuto maggiore rispetto al binario, non ha la barra come peso, ma dei piombini ogni "calata", e per questo si raccoglie
formando onde arricciate. Può essere integrata con un sistema di binario ad apertura verticale e laterale, e soddisfare la massima versatilità
La tenda a pannelli ha uno scorrimento laterale e indipendente dei teli, dritti e rigidi per il peso della barra, che si raccolgono su un lato in un ingombro della misura di un telo. Questi sono fissati con il velcro alle guide che scorrono su più corsie nel binario, lo spazio esterno alla parete è occupato per una decina di cm massimo, ma si deve prevedere un maggiore spazio di raccoglimento ai lati.
I tessuti indicati sono quelli a trama stretta, di un certo peso, composizione mista o sintetica e che bello sarebbe se almeno il primo telo avesse un motivo a far
da quadro per l'ambiente!
La tenda a vetro, vitrage, è fissata direttamente all'infisso da uno o due bastoncini (in alto ed eventualmente anche in basso)che si inseriscono in una coulisse o negli anellini; può essere dritta e aiutata da una barra o arricciata e raccolta manualmente con nastri e calamite, ma rimane condizionata dalla sua posizione per cui copre solo il vetro
Come lavare le tende e non stirarle.
Con le tende di casa non serve essere maniaci della pulizia, un lavaggio ogni sei mesi al cambio di stagione può essere sufficiente e mantenerle ordinate, si sporcano soprattutto perché si accumulano polveri esterne e interne e ingrigiscono o ingialliscono anche a causa del sole; la seccatura è doverle stirare e manovrare sull’asse da stiro (e non ho idea di come facciate, io ho un tavolo di 3,30x1,40mt), però ci sono degli accorgimenti per evitare il ferro da stiro:
1) aver scelto un tessuto che non ha bisogno di essere stirato;
2) portarle in lavanderia o dalla mamma;
3) sentite un po’: la stropicciatura è causata dalla forza centrifuga , iniziamo con lo scegliere un ciclo di lavaggio delicato o, se le tende sono veramente sporche, un paio di cicli di lavaggi delicati dopo una notte d’ammollo in vasca con un detergente tensioattivo, delicato sulle fibre ma determinato sullo sporco (io ho una fede incondizionata per un “gentile” al quale affido tutti i colori). Il sapone di Marsiglia è sufficiente, aggiungere dell’aceto bianco fa bene al tessuto e alla lavatrice e sostituisce l’ammorbidente; i prodotti che promettono di sbiancare le tende vanno bene solo per i tessuti misti bianchi, attenzione perché scolorano gli stampati e i colorati e ricordate che più chimica c’è nel detersivo, meno resiste il tessuto.
4) Prima di infilare le tende nel cestello della lavatrice, piegatele bene nella lunghezza, arrotolatele (in due ci si mette un minuto) e infilatele in un paio di federe o in un sacco da bucato: eviteranno di essere sbattocchiate sulle pareti del cestello.
5) Scegliete una bassa frequenza di giri della centrifuga, piuttosto fatene un ciclo in più alla fine.
6) Stendete subito le tende al loro posto, umide, non grondanti, con le finestre spalancate e una bella giornata non ci metteranno molto ad asciugare. Con le manine “lisciate” un po’ i teli, tendete le balze e le cuciture , senza tirare, vedrete che anche i tessuti naturali risulteranno accettabili, non inamidati come vorrebbe le tradizione di zia, ma dopo qualche giorno di assestamento e sbalzi di umidità anche le tende in mistolino e garza riacquistano morbidezza. Per correggere eventuali stropicciature: spruzzare con un diffusore o spruzzino della semplice acqua e lasciare asciugare.
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